Il ds Lorenzi: «Felici per i playoff, di più non si poteva fare Le nuove norme sugli under daranno forza al nostro vivaio»

ASOLA. Dopo aver chiuso una stagione positiva, culminata con l’accesso ai playoff, la Ladyleaf Tomasi Asola staccherà per un po’ la spina. Ancora qualche seduta di allenamento, la festa di fine stagione il 19 giugno e poi sarà già tempo di pensare al futuro, che sarà ricco di novità. I biancazzurri andranno incontro ad un’estate piuttosto intensa sia dal punto di vista societario che tecnico. Ci saranno diversi cambiamenti in seno alla dirigenza e anche la voglia di ringiovanire l’organico. «Lavoreremo molto per dare una decisa accelerata al nostro progetto – conferma il ds Enrico Lorenzi – attueremo una piccola rivoluzione a livello societario e poi, recependo le ultime normative che stanno uscendo dalle assemblee della Fip, vorremmo dare un’accelerata nel portare la linea verde in prima squadra. Sembra che dal 2015/2016, facendo giocare molti Under, si riceveranno dei benefit importanti e vorremmo aderirvi. Per farlo svilupperemo quanto stiamo già facendo gradualmente da un paio d’anni, portando molti giovani del nostro vivaio, che quest’anno ha fatto benissimo soprattutto con l’Under 19, in prima squadra. E d’altra parte è un ricambio che avevamo messo in preventivo, visto che il nostro è un gruppo fatto in gran parte da veterani. Ora la situazione è ancora in stand-by ma presto inizieremo a muoverci per attuare quella che si può definire come una piccola rivoluzione, parlando del futuro con i giocatori e col tecnico».

La stagione da poco conclusa può essere archiviata come positiva. Il settimo posto nel girone, guadagnato soprattutto in una prima parte di campionato da primato, ha permesso ad Asola di arrivare agli spareggi, persi poi contro la corazzata milanese Garbagnate. «Ci siamo tolti la soddisfazione di giocare i playoff che era il nostro obiettivo. Fare di più – conclude Lorenzi -, vista anche la caratura dell’avversario che ci siamo trovati di fronte era sinceramente difficile».

Davide Casarotto da La Gazzeta di Mantova

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