Basket C regionale. Il presidente: «Andata super ma abbiamo tanti infortuni»

ASOLA Un 2013 da archiviare con soddisfazione ed una nuova annata tutta da vivere, in cui gettare basi di ampio respiro per il futuro del movimento cestistico locale. Ad Asola nelle ultime stagioni, con la promozione in C regionale, categoria legittimata più volte, si é tornati a parlare di basket e il PalaSchiantarelli é tornato a ribollire di passione. A maggior ragione dopo che la Ladyleaf Tomasi Auto ha dimostrato di valere, ormai prossima al giro di boa del campionato, un posto tra le grandi del girone A. “Per quelle che erano le premesse non possiamo che archiviare quest’annata, soprattutto in questi ultimi mesi, con grande soddisfazione – analizza il patron Claudio Cremoni, tracciando un bilancio del 2013 -, non mi stancherò mai di ringraziare per questo i ragazzi perché in estate non avevamo nemmeno la certezza di mettere insieme la squadra. Invece grazie alla loro disponibilità e alla determinazione di coach Bonetti abbiamo mantenuto il nucleo storico del roster, permettendoci anche di arricchirlo con due pezzi da novanta come Raskovic e Corona. Così un organico competitivo é diventato capace di dire la sua ai vertici”. Aver già incamerato 20 punti nel girone d’andata non può però permettere ai biancazzurri di vivere di rendita nel proseguo di un campionato così competitivo. E Cremoni lo sa bene. “Stiamo coi piedi per terra e bene attenti a non lasciarci attrarre da nessuna ambizione. Questo perché sappiamo da esperienze passate che giocare un girone d’andata a mille può corrispondere ad un ritorno difficile. Le ultime due sconfitte sono un segno del fatto che siamo un po’ in difficoltà, alcuni acciacchi ci hanno limitato e ci stanno limitando anche ora, nel lavoro che stiamo conducendo durante la sosta. L’infermeria é piena ma questo non ci deve preoccupare, abbiamo la possibilità di salvarci, togliendoci nel mezzo qualche soddisfazione. Se poi riuscissimo a tornare al completo in tempi brevi chissà”. Il passato, il presente ma anche il futuro. Ad Asola si sta già pensando a questo, a formare in casa un gruppo di ragazzi capaci un domani di recitare un ruolo in prima squadra. “Il progetto delle giovanili, affidato alla nostra società satellite Centro basket del Chiese, sta procedendo spedito. Siamo consapevoli che, per quanto riguarda la prima squadra, si sta un po’ chiudendo un ciclo, molti dei nostri elementi più rappresentativi veleggiano verso fine carriera. L’intento é di crearci in casa i giocatori del domani: per scelta e per necessità non faremo mai del mercato e la nostra politica sarà questa. Un po’ come sta facendo coraggiosamente Bancole che, é vero, sta pagando dal punto di vista dei risultati ma sta battendo la strada giusta”. Davide Casarotto

Lascia una risposta