Ma il regolamento della D prevede i playoff e, dopo aver battuto senza patemi Castegnato, è arrivata la doppia sconfitta nella serie con Vigevano. Tutto in una notte contro Marnate e, finalmente, la felice conclusione di una stagione iniziata a settembre in quel di Casalmoro, quando la società del patron Claudio Cremoni non poteva ancora utilizzare un PalaSchiantarelli da adattare alle nuove misure del campo imposte dalla Federazione. «Una grande soddisfazione – puntualizza Cremoni -, da condividere tra di noi ma anche con il pubblico asolano. Asola si è dimostrata ancora una volta piazza vicina al basket e non ci ha fatto mancare il suo calore. Cercheremo di ricambiarlo anche l’anno prossimo: non faremo follie, vogliamo proseguire con Bonetti e faremo solo un paio di innesti mirati, questo sia perché non abbiamo grosse disponibilità sia per restare coerenti al nostro progetto che è quello di far crescere una squadra giovane. Il PalaSchiantarelli è già omologato anche per la C grazie ai lavori dell’estate scorsa, quindi resterà la nostra casa. Così come Baresi Cave resterà il nostro sponsor, nella speranza che anche qualche altra realtà possa farsi avanti». Marco Bonetti siede sulla panchina di Asola ormai da più di due stagioni. Coach sanguigno, tanto da terminare i match sempre con un filo di voce, è stato uno dei maggiori fautori della rinascita del basket asolano. «Una stagione così non me l’aspettavo – confessa -, abbiamo mantenuto il gruppo dello scorso campionato con due inserimenti importanti come Marco Coluccia e Zulberti: l’obiettivo era di confermarci in zona playoff ma dopo un girone così ci siamo meritati la promozione». Non sembrano esserci dubbi sulla conferma di Bonetti. «Non ho altre offerte e ad Asola si lavora bene, con una società seria e con un gruppo pronto ad impegnarsi al massimo. Domani sera parlerò con la dirigenza ed esporrò la mia idea: la riconferma del blocco storico e l’innesto di un under e di un pivot di categoria». Davide Casarotto

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